A Kinshasa la Giornata dei martiri in ricordo delle vittime del Nord Kivu

Parla padre Gaspare Trasparano, direttore delle Pontifice Opere in Congo

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“Venerdi 24 marzo, giornata di digiuno e di preghiera in memoria dei martiri missionari, siamo stati in cattedrale con una messa presieduta dal Cardinale Fridolin Ambongo arcivescovo di Kinshasa“.

Lo racconta padre Gaspare Trasparano, direttore delle Pontificie Opere di Kinshasa in Repubblica Democratica del Congo.

Per i Paesi africani che vivono situazioni di martirio quotidiano la giornata dei martiri diventa un’occasione per ricordare tutte le persone ancora oggi vittime dell’odio e del sopruso.

“Questa giornata in memoria- dice padre Gaspare – è stata associata a tutte le vittime innocentemente massacrate qui all’Est del Congo e anche alle porte di Kinshasa”, dice il missionario.

Per padre Gaspare e il suo Congo il viaggio del Papa non è finito con il rientro a Roma del Pontefice ma continua tutt’ora.

“La giornata è stata preceduta da quattro veglie di preghiera in 4 parrocchie diverse per radunare sopratutto i giovani della periferia e dei tre decanati di Kinshasa a riprendere il messaggio del Papa a loro indirizzato a costruire il presente e l’avvenire del Congo”.

Queste veglie di preghiera sono state “presiedute tutte da me e mi hanno fatto percorrere centinaia di chilometri nel traffico caotico di Kinshasa rientrando tardi la sera”.

Ricorda il comboniano che a “tutti i partecipanti è stato distribuito un chicco di grano come simbolo per portare un frutto abbondante grazie all’impegno di ciascuno”.

E infine “come dice Gesù nella parabola : il chicco di grano caduto sulla buona terra porta un frutto abbondante come la vita donata dei martiri missionari”.