Dissidente russo Panjuskin: “la propaganda di Putin è ancora troppo potente”

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Ammette che avviare dei negoziati di pace con Vladimir Putin in questo momento è decisamente difficile se non “impossibile” poiché il presidente russo “lotta contro il futuro”.

Parla dei molti dissidenti russi che come lui hanno lasciato il Paese perché completamente contrari alle politiche di Putin.

Racconta con totale empatia le vite dei profughi ucraini fuggiti dal Paese verso l’Europa dell’est e la Lettonia, dove lui attualmente vive, descritti con grande meticolosità nel suo ultimo libro ‘L’ora del Lupo’.

È Valerij Panjuskin, giornalista e dissidente russo, intervenuto sabato scorso al festival Libri Come, a Roma.

“Se penso che gli ucraini possano vincere contro i russi? Sì, lo credo.

Lo hanno fatto già due volte e lo faranno una terza”, ha detto Panjuskin rispondendo alle domande del pubblico.

“Io ho lasciato la Russia per la Lettonia: sono decine di migliaia i russi che hanno lasciato la loro patria: la Russia non è un monolite, non tutti la pensano allo stesso modo”, ha spiegato.

“Però al momento la propaganda del regime è davvero potente e il popolo russo appoggia Putin”.

Secondo il giornalista “la maggioranza in Russia pensa che la maggioranza appoggi Putin e va dietro a questa idea”. 

Solo nel momento in cui il popolo si libererà da una manipolazione di propaganda e comincerà a ragionare in autonomia, si potrà sperare in una opposizione alla leadership del ‘sovrano’ russo.