La missione del futuro: sguardo verso l’altro e soggetti nuovi al centro

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Quale “mandato missionario” per la Chiesa del futuro? Quale riforma per la Chiesa che tenga presente ed anzi inglobi la missione?

“C’è bisogno di ripensare il potere e i poteri nella Chiesa, c’è bisogno di mettere al centro nuovi soggetti: la coppia e le donne: il nuovo nasce dove la differenza e la pluralità fanno crescere”, così ha risposto la teologa Serena Noceti, durante il panel di stamani sul ‘far rifiorire la vita’, assieme al presidente della Cei, monsignor Matteo Zuppi e al direttore del Cuamm, medici con l’Africa, don Dante Carraro. 

A loro monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la missione e l’azione sociale, ha rivolto diverse domande sulla Riforma della Chiesa, il sinodo e la missione.

“Non diventate localisti, ma sappiate coniugare bene il locale e l’universale, la cui grande sintesi è la Fratelli tutti – ha esortato monsignor Zuppi”. 

Il tema delle relazioni umani, dell’apertura all’altro e dell’inculturazione è stato approfondito sia da monsignor Zuppi che da don Dante Carraro.

“C’è l’idea che per trovare te stesso devi stare con te stesso – ha detto Zuppi-  invece per trovare te stesso devi imparare a girare intorno agli altri: questa è la bellezza dell’Evangelii gaudium e del Vangelo: uno trova se stesso e il benessere, trovando l’altro”.

Don Carraro ha spiegato che “solo se abbiamo il coraggio di plasmarci gli uni con gli altri possiamo metterci nella prospettiva di seguire Gesù.

Inventarci insieme, condividere le competenze. Devi integrarti ed entrare in punta di piedi in Africa, fare il possibile affinché il tuo intervento rafforzi. Vai a servizio”.

A proposito della Riforma della Chiesa e del Sinodo, Zuppi ha concluso:

“C’è tanta sofferenza e preoccupazione, non vedo tanta gioia perché c’è troppo individualismo anche nella Chiesa: denti cariati di cristianità, ma la Riforma ci farà ritrovare le vere motivazioni.

La Riforma è gioia perché ci riporta al Vangelo e alla comunita”.