NotiCum di gennaio: economia di pace e vita da laici in missione

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E’ disponibile online all’indirizzo sotto indicato il numero di gennaio di Noticum, il mensile  digitale della Fondazione Missio. In questo numero la copertina e il tema del mese sono dedicati “all’economia di Papa Francesco”, con una riflessione delle giornate di Assisi del novembre scorso quando giovani da tutto il mondo hanno discusso via web un nuovo modo di fare economia inclusiva e di condivisione a partire dal magistero di papa Francesco.

Prosegue su Noticum la riflessione di Beppe Magri sull’identità del laico fidei donum: protagonista o cenerentola  della missione? Una lettera inconsueta a Babbo Natale è lo specchio che usa Adriano Sella, educatore e missionario in Italia, per parlare dell’ossessione al consumo che esplode in periodi come il Natale e del monito di papa Francesco all’Angelus di domenica 20 dicembre quando ha detto «il consumismo ci ha sequestrato il Natale!».

“Teologia pubblica ecumenica” è il titolo della rubrica che Marco dal Corso affronta quest’anno su Noticum: Riteniamo, dice Dal Corso, «che siano (anche) le interpellanze poste dalle comunità del sud del mondo che chiedono un nuovo e diverso modo di fare teologia».

A seguire  l’esperienza missionaria di don Sandro Ferretto, prete di Padova fidei donum in Kenya, rientrato e ora parroco. Don Sandro afferma:

«In Kenya ho scoperto  la grande ricchezza dei laici nella chiesa. Con 26 comunità a Mochongoi i veri protagonisti della vita ecclesiale sono i laici. Loro conducono, celebrano la Parola, animano, amministrano: il prete tiene le fila, fa la formazione ai leader, è presente quando può con la messa. 

Qui in Italia il catechista ti chiama anche per le preghiere dei fedeli, il sacrestano per come mettere i fiori in chiesa… In Italia c’è un clericalismo asfissiante  (…)  e che ha fortissime resistenze: da un lato il clero ha paura di perdere potere, dall’altro per i  laici è comodo che il “don” pensi a tutto».

Più avanti Don Pasteur Manirambana, prete burundese, che lavora nella diocesi di Macerata, racconta il massacro nel seminario di Buta in Burundi il 30 aprile 1997 nel quale persero la vita 40 seminaristi, diventati i martiri della fraternità: don Pasteur è vivo solo perché i guerriglieri non aprirono quella porta dietro la quale lui e altri seminaristi si erano rifugiati. Don Marco Testa, il direttore del CUM, affrontando il tema della pace, inizia una nuova rubrica sui temi della Fratelli tutti.

«Dimmi una preghiera da Cuba. E basterà», ovvero il saluto di una mamma centenaria alla figlia Emanuela Nicolis, piccola sorella di Gesù a l’Avana, che sapeva che non l’avrebbe vista mai più. Questo e molto altro sul numero di gennaio, che puoi leggere all’ indirizzo web:

https://cloud.3dissue.com/189991/190438/222409/NotiCum1-21/index.html?r=47