Frà Ettore Marangi da Nairobi: “grande attenzione di Mattarella verso noi missionari”

Ieri nell'ambasciata italiana a Nairobi erano presenti padre Kizito Sesana, Fra' Ettore Marangi e padre Maurizio Binaghi.

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«Il presidente Mattarella ieri ha incontrato gli italiani che vivono a Nairobi, tra i quali noi missionari.

Siamo stati invitati alla casa dell’ambasciatore in serata: c’era tanta gente, i funzionari, i residenti che vivono qui da anni e poi noi missionari degli slum…

Oltre a me sono venuti il comboniano padre Kizito Sesana e padre Maurizio Binaghi, anche lui comboniano».

A raccontarcelo è Frà Ettore Marangi dei frati Minori, missionario da anni nello slum di Deep Sea, in Kenya, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel Paese africano.

«Insieme a sua figlia il Presidente ha scambiato qualche parola con ciascun gruppo e quando si è avvicinato a noi gli ho detto che stava incontrando gli italiani della baraccopoli e non gli imprenditori!

Ed è vero: io, Kizito e Maurizio siamo tutti alle prese con le persone delle baraccopoli.

Il Presidente ci ha ascoltato a lungo, sorridente. Maurizio lo ha invitato a fare un incontro con tutti i missionari italiani, al di là del Kenya», racconta Frà Ettore. 

Mattarella e sua figlia Laura hanno mostrato una sensibilità notevole «parlando dell’autenticità della gente semplice e più povera che avevano incontrato in questi giorni», racconta ancora il missionario.

 Nel suo discorso in ambasciata il Presidente ha ringraziato tutti gli italiani che operano in Kenya, spiegando che «non c’è modo migliore per onorare il nostro Paese».

Mentre nel discorso che ha tenuto all’Università di Nairobi ha detto:

«nel percorso di intensificazione dei rapporti, l’Italia e l’Unione europea contano sulla interlocuzione con Paesi come il Kenya, con cui costruire un partenariato fondato, oltre che sulla convergenza verso comuni interessi, su valori condivisi».

Tra questi valori ci sono: «il rispetto per la dignità di ogni persona e di ogni comunità, la promozione dei valori democratici, l’attenzione per la crescita e lo sviluppo delle giovani generazioni, la cura dei beni comuni globali, a cominciare da quello, preziosissimo dell’ambiente».