“Contro la guerra” il libro del Papa, presentato oggi dal cardinal Parolin

Il Segretario di Stato vaticano invita ad "applicare uno schema di pace".

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«Tante guerre sono in atto in questo momento nel mondo, che causano immane dolore, vittime innocenti, specialmente bambini. Sono le tante guerre dimenticate. Queste guerre ci apparivano lontane. Fino a che, ora, quasi all’improvviso, la guerra è scoppiata vicino a noi…».

Così scrive papa Francesco nel libro “Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace” pubblicato da Solferino Libri e Libreria Editrice Vaticana.

Il volume è stato presentato questa mattina presso l’Università Lumsa di Roma dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano e dal professor Romano Prodi che hanno approfondito il pensiero di papa Bergoglio sull’assurdità della guerra, violenza insensata che dilania la pienezza e l’armonia della pace e spezza i legami di fraternità tra gli individui e i popoli, costringendo alla sofferenza anche i più deboli e miti.

Lo dimostra il conflitto in Ucraina, ma anche le conseguenze (a posteriori) delle bombe atomiche, i due conflitti mondiali con milioni di morti.

Una lezione che l’uomo sembra aver dimenticato e che oggi ripropone quotidiane immagini di morte e violenza.

Proprio nel momento in cui la partita per la pace sembra essere arrivata ad un pericoloso momento di stallo «occorre continuare a perseguire la pace senza stancarsi» ha detto il cardinale Parolin, aggiungendo che «non possiamo arrenderci a ragionamenti secondo schemi di guerra, ma di pace: non sarà mai troppo tardi se riusciremo ad applicare questo schema.

Anche se attualmente non sembra ci siano le condizioni per riaprire le trattative, non ci sono alternative all’excalation delle azioni belliche.

E’ importante, anche se difficile, che ripartano le trattative, che si mettano sul tavolo tutte le opzioni, senza precondizioni.

Non ci sono alternative per fermare i massacri. Si rischia di arrivare ad una pace che non risolve le tensioni attuali e rischia di essere foriera di futuri conflitti. I negoziati comportano dei compromessi, le posizioni rigide non portano a nessuna soluzione duratura».

Romano Prodi ha esplorato gli scenari geopolitici in cui si sta consumando la “terza guerra mondiale a pezzi” di cui da anni papa Francesco ci ha avvertito:

«Occorre una visione globale per rimettere a posto questi pezzi. Ci stiamo rimettendo tutti in questa guerra: le grandi potenze non possono perseguire esclusivamente i loro interessi, devono capire che si sta costruendo un disastro».

Occorre tornare allo spirito di Helsinki (agosto 1975), quando negli anni della Guerra fredda ha prevalso la saggezza di fermare questa deriva.

Il segretario di Stato ha sottolineato la lungimiranza di quella saggezza che qualche decennio fa ha avviato un processo di pace per l’Europa e l’Occidente.

Negli ultimi anni invece si è assistito ad una progressiva erosione del multilateralismo che ha portato ad un deterioramento progressivo e veloce dei rapporti internazionali e oggi all’invasione dell’Ucraina.

Resta ferma la legittima rivendicazione di ogni uomo: la pace.

Il libro di papa Francesco spiega come va costruita in ogni uomo perché si estenda al mondo, con una cura giornaliera e continua, quasi artigianale innestata nel dialogo franco e accogliente.

Il dialogo tra le persone è un’arte e va esteso alla politica e ai politici, che delle persone sono i rappresentanti, per costruire orizzonti nuovi e nuovi futuri dove la guerra sia al bando perché è una scoria dell’umano.