Brasile, vescovo Ionilton: “la Chiesa dice no a miniere ed agro-business in Amazzonia”

Intervista al vescovo brasiliano che il 5 maggio scorso ha firmato un decreto per prendere le distanze dall'industria estrattivista.

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«La nostra missione come Chiesa è quella di restare vicino ai popoli indigeni anche perchè sono sempre più sotto attacco in Amazzonia.

L’aumento delle attività minerarie, l’agro-business (con l’estensione delle monocolture come gli eucalipti ed altre che inaridiscono la terra), le esplorazioni di gas e petrolio, stanno distruggendo la regione amazzonica in Brasile».

A parlarcene in questa intervista è don José Ionilton Lisboa de Oliveira, vescovo della Prelatura di Itacoatiara, nello Stato brasiliano di Amazonas. 

Lo abbiamo incontrato a Roma, in occasione della canonizzazione di don Giustino Russolillo, fondatore dei padri Vocazionisti, ai quali appartiene monsignor Ionilton. 

Pochi giorni fa il vescovo ha firmato un importante decreto relativo alla sua prelatura di Itacoatiara che prende materialmente le distanze dall’agro-business industriale, affermando che:

«non si devono ricevere in ambito ecclesiale “risorse finanziarie, in valuta o altri beni, da politici, industrie che contribuiscono alla deforestazione, e da società minerarie, società di esplorazione di petrolio e gas».

Mons. Josè Ionilton il 13 maggio scorso a Roma.

Di questo atto coraggioso parla l’intera Chiesa brasiliana, poichè è il primo orientamento esplicito sulla questione in tutto il Paese. Ma perchè adottarlo proprio ora?

«Noi tutti come Chiesa brasiliana e in particolare io – ci risponde –  in quanto membro della Conferenza Episcopale brasiliana, non possiamo rimanere in silenzio davanti a questo degrado, ma quando la Chiesa parla e denuncia, il governo brasiliano afferma che stiamo facendo opposizione politica. Eppure, non si tratta affatto di fare politica, si tratta di attualizzare il Vangelo!».

Il Presidente Jair Bolsonaro ha emanato una legge il 22 febbraio scorso, che dà il via libera in Brasile ad un Programa de Apoio ao Desenvolvimento da Mineração Artesanal e em Pequena Escala. Ossia liberalizza le miniere artigianali e di piccole dimensioni. (Clicca qui).

 Pertanto il decreto emanato dalla prelatura ecclesiastica di Itacoatiara, è servito a mettere un paletto e a prendere ancora di più le distanze della Chiesa dall’industria estrattivista. 

Quando Bolsonaro era candidato alla presidenza, nel 2018, aggiunge il vescovo, «fece una critica forte alla Conferenza episcopale brasiliana, definendoci “il lato marcio della Chiesa».

Deciso a non farsi intimorire in nessun modo, monsignor Ionilton spiega che: «la sfida della Chiesa in Brasile riguarda anche i villaggi dell’entroterra.

L’accesso a queste comunità è molto oneroso economicamente. Ci sono pochi sacerdoti che raggiungono i villaggi in barca una volta o due l’anno. E questo sta diventando un problema, nonostante la presenza dei laici».

In questo senso le Chiese evangeliche, in ascesa, rappresentano un’altra sfida notevole: «sono molto cresciute e sono penetrate ovunque – dice – La Chiesa cattolica fa fatica, soprattutto perchè i fedeli sono tanti e i sacerdoti non abbastanza».