Stelle, vento e progetti missionari a Ruy Barbosa, in Brasile

La testimonianza di un fidei donum che si occupa di pastorale giovanile

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«Tutte le volte che torno a casa a piedi alla sera, nel quartiere popolare che dista circa due chilometri dalla città di Miguel Calmon, mi fa compagnia il cielo stellato di questo pezzo di mondo sotto la linea dell’Equatore. Il vento fresco della sera rende ancora più meravigliosa la scena. Scherzando con me stesso, inizio a contare le stelle».

Inizia così la bella lettera di Gianluca Guidetti, missionario fidei donum in Brasile dal 2001, che lavora in particolare nella pastorale carceraria e pastorale dei minori.

«Parto dalle più grandi e poi arrivo alla Via Lattea visibile ad occhio nudo in tutta la sua imponenza. Qui mi fermo e penso: “Sei proprio piccolino, caro Gianluca, di fronte a questo spettacolo celeste che sta sopra la tua testa!”. E ripeto in silenzio: “Sei grande, Dio, per queste Tue meraviglie!”.

Gianluca racconta che «in diversi momenti affiorano le idee e le proposte più belle da condividere con gli educatori dei progetti per bambini e adolescenti che seguo da circa 18 anni nella diocesi di Ruy Barbosa.

Clicca qui per una testimonianza video di Gianluca Guidetti.

«Vento e stelle mi aiutano a tracciare percorsi educativi fatti di empatia, attenzione all’altro, riscatti della dignità e dei diritti fondamentali dei bambini».

Il 13 luglio scorso si sono celebrati i 30 anni della legge 8069, in Brasile, nota in tutto il mondo come ‘Statuto dei Bambini e degli Adolescenti’: «Molto tempo è passato da quella firma, ma quanto ancora resta da fare per poter rendere operativa quella legge! In tutti i progetti della diocesi, cerchiamo sempre di metterla in pratica».

A Ruy Barbosa si trova il Centro Giovani, una specie di oratorio cittadino fondato da un missionario reggiano, Firmino Pessina, e portato avanti con la preziosa collaborazione del Centro missionario della diocesi di Reggio Emilia attraverso aiuti, donazioni in denaro e con l’invio di laici volontari che, insieme agli educatori locali, hanno permesso al Centro di diventare un riferimento locale e nazionale.

Molte le attività svolte: da quelle ludiche e ricreative come calcio, calcetto e pallavolo, corsi di cucina, teatro, danza, musica e percussioni, corsi di ricamo e cucito; a quelle produttive attraverso un orto comunitario e un vivaio.

«Il ricavato della vendita di piante e ortaggi viene diviso: una parte rimane al Centro per sostenere le spese di gestione e manutenzione, l’altra va alle famiglie di bambini e adolescenti che hanno collaborato con le attività produttive», dice Gianluca.

Nel quartiere più violento della città di Itaberaba, a 34 chilometri da Ruy Barbosa, c’è il progetto Sorriso de criança che accoglie 55 bambini tra i 6 ed i 15 anni. Le attività svolte con l’aiuto di due educatrici comprendono doposcuola, disegno, musica, teatro e canto. È uno dei pochi progetti sociali di quel Comune.

«A Miguel Calmon (150 chilometri da Ruy Barbosa) – spiega ancora il missionario – abbiamo creato la Scuola Permanente di Karate che accoglie 43 alunni scelti tra ragazzi di strada, a rischio sociale e criminale. Molte sono le medaglie e le coppe vinte in varie competizioni, anche a livello nazionale».

Con tutte queste realtà, logorate dall’assenza di politiche pubbliche che pongano al centro la persona, «vogliamo essere una pacifica spina nel fianco dei governanti locali, nella speranza che possano aprire gli occhi su questi “mondi periferici” ed assumere con responsabilità e convinzione la difesa dei più piccoli ed emarginati. Nel frattempo siamo un punto luminoso in un pezzo di mondo oscurato dall’individualismo, dal conformismo e da tanti atri “ismi” che lo rendono triste e buio. E continuiamo a contemplare le stelle nella loro bellezza che ci illumina e dà forza».