Monsignor Savino al festival Frontiere (Migrantes Cosenza): “disobbedite, ci stiamo giocando la democrazia”

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Prosegue a Cosenza il festival ‘Frontiere’ – quattro giornate di riflessione e confronto sui temi dell’asilo, la pace, l’accoglienza e i popoli, patrocinato da Migrantes Cosenza.
Ad aprire il panel dedicato all’accoglienza dei migranti, monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vicepresidente Cei, che ieri ha esortato la platea a ‘disobbedire’ alle leggi, se necessario, pur di andare incontro ai migranti che arrivano dopo estenuanti viaggi in mare.
“Gesù disse ‘la verità vi farà liberi’ – ha ricordato monsignor Savino – Sugli immigrati c’è una mistificazione della verità;
Vogliamo essere liberi? La conoscenza è una forma di libertà.
Meno studiamo, meno ci informiamo e più passano leggi le cui conseguenze deleterie le vedremo in seguito”.
Il vescovo ha spronato noi tutti ad osare e a prendere posizione rispetto ai respingimenti in mare:
“Sapete come definisco i neutrali? Criminali dell’anima.
Dobbiamo recuperare il primato della coscienza: obiettare e disobbedire. Perché obiettare è etico”.
Alle sue parole si sono aggiunte quelle di Luca Casarini, attivista di Mediterranea, intervistato al telefono, il quale ha raccontato la terribile esperienza dell’aggressione da parte della Guardia costiera libica ai soccorritori della nave Ong Mediterranea.

“Quello che succede nel Mediterraneo centrale è una strage – ha detto Casarini – che si protrae nel deserto: ci sono deportazioni e il nostro mare è un cimitero senza croci, noi andiamo per salvare vite, altri per respingerli.

Avete mai visto una guardia costiera che picchia e prende a frustate le persone?”.
Casarini non chiama le motovedette libiche ‘guardia costiera’ ma milizie armate.
Ancora monsignor Savino:
“Oggi sull’accoglienza ci giochiamo il valore della civiltà e della democrazia matura – ha aggiunto-
Quando diventiamo incapaci di fare accoglienza, noi stiamo correndo un pericolo e cioè quello di trasformare le democrazie in autocrazie”.
Autore ed esperto di migrazioni Maurizio Alfano ha precisato: “il Mediterraneo è un luogo armato oggi; Le persone devono essere libere di muovere indipendentemente dalle legislazioni in vigore”.
Il festival prosegue questo pomeriggio con un panel sulla Cooperazione allo sviluppo e la Campagna 070 con la presidente della Focsiv, Ivana Borsotto.