Una tregua tra Ruto e Odinga

Kenya: le manifestazioni di piazza e “la gioia per un pollo” nello slum

Il Paese sta vivendo giorni di forte tensione politica e sociale e i missionari negli slum raccontano la povertà

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Il Kenya sta vivendo giorni di forte tensione e scontro politico e sociale, ai limiti della guerra civile.

Da quindici giorni, a Nairobi, migliaia di persone scendono in piazza regolarmente due volte a settimana, per manifestare contro il governo di Ruto, e l’insostenibile costo della vita.

A guidare la protesta è Raila Odinga, leader dell’Orange Democratic Movement. 

I prezzi aumentano, raccontano i giornali, la fame dilaga ma il Presidente William Ruto (accusato di brogli elettorali) «non prende misure adeguate».

I keniani «sono affamati, sono feriti e stanno soffrendo. Hanno bisogno di chi li porti in salvo, non di miliardi di scellini spesi per il gas, se poi non hanno nulla da cucinare.

Vogliono cibo, lavoro e medicinali». Twitta il leader del partito d’opposizione.

Domenica scorsa Ruto ha chiesto a Odinga di annullare l’ultima delle manifestazioni previste per il 3 aprile, chiedendo disponibilità al dialogo, «per dare una chance all’approccio bipartisan», e provare a portare avanti insieme il Paese.

Sta di fatto che in queste ore i due leader si incontreranno per dialogare e cercare di appianare le divergenze, a fronte di una economia sempre più fragile soprattutto per i poveri degli slum.

 A Deep Sea, una delle baraccopoli di Nairobi dove vivono i nostri missionari la vita è sempre più dura e la solidarietà è tutto.

«L’altra sera, siccome qualcuno si è ammalato, abbiamo comprato del pollo – racconta Fra Ettore Marangi, francescano che vive in questo slum – ma non era bello darlo solo agli ammalati, e così abbiamo pensato di darlo ad un primo gruppetto di ragazzi», scrive Fra Ettore in un post.

«L’ho comprato crudo, così che potessero avere il piacere di cucinarlo nelle loro case.

Voi non immaginate la gioia dei ragazzini quando hanno ricevuto questo mezzo pollo ciascuno che chissà da quanto tempo non assaggiavano!».

Il missionario parla della festa in famiglia grazie al dono di un pollo:

«che gioia hanno provato quando lo hanno portato alle loro mamme!

Di queste madri io ricordo il volto disperato, perchè i loro figli non sarebbero potuti andare a scuola senza il nostro aiuto».

Nairobi è una metropoli di 5 milioni di abitanti, e il 60% della popolazione vive nelle 110 baraccopoli che circondano il centro della città. 

Gli slum più noti sono forse Korogocho e Dandora, assieme a quelli di Kariobangi e Mathare, sorti negli anni 60-70 nella parte nord-est della città.

Il 70% della popolazione che vive nelle baraccopoli non ha accesso ai servizi igienico-sanitari e all’acqua potabile. Il tasso dei malati di AIDS sale dal 12% al 60% e, per la maggior parte, colpisce donne e bambini.

«Loro si meritano così tanto quel pollo che non darglielo è un furto! Per me questa è la vita», dice ancora Fra Ettore.

(Le foto di Ettore Marangi pubblicate sulla sua pagina facebook).