Guerra Ucraina, don Antùnez: “rinunciare a vincere per un bene più grande”

Le parole del presidente delle Missioni don Bosco, Daniel Antunez.

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La via per uscire dall’impasse della guerra e per fermare l’escalation militare tra Ucraina e Russia «è quella di abbassare la guardia».

«“Il più grande non è chi dirà di aver vinto, ma colui che meglio avrà servito la causa del suo popolo”, c’è scritto nel Vangelo.

Come nei conflitti fra persone, famiglie, gruppi, anche fra le nazioni si può ragionare quanto sia migliore chi sa rinunciare a qualcosa in vista di un bene superiore. Questo non è perdere, è essere grande».

A dirlo è don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, intervistato in questi giorni dal portavoce della sua congregazione.

«ll Papa ha detto che il grande male del mondo è la corsa agli armamenti – ripete don Daniel – Tornando dal Congo ha fatto notare che un anno di spesa per le armi corrisponde al fabbisogno alimentare della intera Africa. Vediamo povertà, miserie morali, bisogni mai soddisfatti… e c’è la guerra».

Esattamente un anno fa, il 24 febbraio del 2022, il salesiano prese contatto con i suoi confratelli in Ucraina per assicurare il massimo impegno a favore dell’opera di protezione dei giovani senza genitori accolti nelle case salesiane.

Intanto, dall‘Opera Don Orione di Leopoli e Kiev, un altro missionario storico in Ucraina, don Moreno Cattelan scrive:

«la guerra continua e non sappiamo fino a quando… Le nostre preghiere e speranze sono rivolte al buon Dio perché presto arrivi la pace e la concordia tra tutti i popoli.

Aspettiamo fiduciosi la fine di questa assurda guerra per poter ricostruire case e coscienze. Contiamo ancora sulla vostra preghiera, amicizia e solidarietà.

Ci sostiene la certezza che qualsiasi male dell’uomo, Dio lo può trasformare in bellezza. È in questo che poniamo la nostra speranza, qualsiasi cosa succeda».