Ad Haiti chiese e scuole cattoliche nel mirino, “siamo minacciati ma guardiamo al risorto”

Parla Maddalena Boschetti, missionaria fidei donum

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«Noi missionari e i religiosi e le religiose in genere, stiamo soffrendo terribilmente ad Haiti: credetemi, ci sono continue estorsioni, richieste di denaro da parte dei banditi, in particolare le scuole cattoliche sono prese di mira».

«Le bande armate entrano nelle chiese e le sequestrano per poter disporre di una base».

Ce lo racconta al telefono la fidei donum Maddalena Boschetti, che dall’isola caraibica ancora una volta alza la voce per inviare un appello al mondo.

«Voglio inviare un messaggio per denunciare quel che succede qui e per dire che noi missionari siamo presenti nonostante tutto e cerchiamo di essere un punto di riferimento ma dobbiamo essere ascoltati», dice.

Suor Luisa Dell’Orto, uccisa da una delle gang un anno fa, e Maddalena Boschetti, a destra.

La testimonianza missionaria è messa a dura prova quotidianamente, eppure non crolla:  «la nostra forza – conferma la fidei donumviene dal Signore risorto, quella che stiamo vivendo è una quaresima ma è anche una prova costante di risurrezione».

Solo nelle prime due settimane di marzo ad Haiti gli scontri tra gang hanno provocato 208 morti, 164 feriti e 101 rapimenti. Lo accerta il report periodico delle Nazioni Unite. (clicca qui)

Da inizio anno ad oggi, sono morte 531 persone, mentre 300 sono state ferite.

«I membri delle gang usano violenza sessuale alle ragazze rapite per far pressione sulle famiglie e indurle a pagare un riscatto», conferma la missionaria.

La capitale Port-au-Prince è sostanzialmente ripartita in una decina di zone ognuna delle quali controllata da gang diverse o affiliate tra di loro: in tutto sono 95 nella sola capitale e 200 nell’isola.

Una delle mappe del Think Tank Global initiative (clicca qui) mostra la loro espansione: i distretti di Croix de bouquets (dove il 10 marzo scorso era stato rapito il parroco dalla potentissima banda 400 Mawozo), Citè Soleil e Delmas, sobborghi della capitale, sono controllati da Chen Mechan, Belekou e per l’appunto, 400 Mawozo.

Praticamente l’intera popolazione è ostaggio dei gruppi armati criminali e nulla si muove senza il loro consenso.

«Le gang chiedono somme mensili di denaro per far ‘proteggere’ gli allievi delle scuole cattoliche e anche di altre scuole private – ci racconta Maddalena Boschetti – e chi non paga la tangente viene minacciato: molti professori e allievi sono stati rapiti». 

Al momento in città praticamente tutte le scuole cattoliche sono chiuse e si fa lezione online «ma è una situazione fragile», dice la missionaria.

«Poche settimane fa Medici senza frontiere ha dichiarato che se ne andrà e chiuderà un altro ospedale – spiega – perchè non è possibile per loro venire continuamente minacciati.

Maf, una delle compagnie aere private più affidabili, presente in più luoghi di missione, ha annunciato che dal primo aprile chiude i battenti fino al primo gennaio 2024».