Stasera una conferenza stampa dell'USB a Genova.

Portuali di Marsiglia (con sostegno di Genova) bloccano imbarco armi dirette in Israele

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Il boicottaggio della guerra comincia dal basso.

E anche il tentativo di far cessare il fuoco a Gaza parte dalla base: nello specifico dai lavoratori portuali di Genova e Marsiglia.  

«Grande vittoria dei portuali del Golfo di Fos (Marsiglia ndr.) che sono riusciti a impedire l’imbarco di munizioni e mitragliatrici sulla nave Contship ERA della compagnia ZIM, diretta in Israele», si legge in un comunicato dell’USB di Genova fatto circolare ieri.

«A Genova la nave farà scalo sabato mattina per un rifornimento tecnico: i portuali francesi ci hanno comunque chiesto di sorvegliarla per assicurarci che sia effettivamente vuota».

Oggi pomeriggio alle 18 si terrà al porto di Genova, presso il Music for Peace, una conferenza stampa per parlare di questa ed altre azioni di boicottaggio.

Sabato mattina ci sarà invece un presidio sempre a Genova, al Varco di Ponte Etiopia.

I portuali di Genova erano stati avvisati da diverse reti che 19 pallet di collegamenti della Eurolink (una società di Marsiglia) sarebbero stati caricati in container giovedì scorso, tramite il porto di Marsiglia-Fos, diretti al porto di Haifa, in Israele.
«Questi collegamenti Eurolink sono pezzi di ricambio per le mitragliatrici utilizzate dall’esercito israeliano per continuare il massacro della popolazione palestinese», si legge nel comunicato del Sindacato Generale CGT di Marsiglia.
«Siamo contrari a tutte le guerre – scrivono i francesi – I portuali e i lavoratori del Golfo di Fos non parteciperanno al genocidio in corso orchestrato dal governo israeliano».
Il container è stato messo da parte e gli scaricatori portuali non lo caricheranno sulla nave diretta a Haifa.