L’intervista/ Simona Beretta: “chi sta con i poveri trasforma la Storia”

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«Abbiamo attraversato due crisi, quella finanziaria e quella pandemica, e in tutte e
due chi ha fatto profitti – mentre tutto crollava- è stato il sistema finanziario. Non va bene! Bisogna ricostituire il tessuto delle comunità, e partire da lì, coniugando innovazione e sostenibilità».

Sono parole di Simona Beretta, economista dell’Università Cattolica di Milano, intervistata da Paolo Annechini alla Settimana sociale dei Cattolici.

Secondo Beretta «per troppo tempo abbiamo solo diviso il mondo in donatori e riceventi, la Dottrina Sociale della Chiesa, lo afferma da sempre: i poveri sono protagonisti, non destinatari. E chi sta con i poveri realmente e per tanto tempo come i missionari e diventa loro fratello, trasforma la Storia».

Per quanto riguarda l’ambiente e la tutela del Creato l’economista afferma che «si deve partire da uno sguardo al pianeta per quello che è: questa cosa meravigliosa che non abbiamo fatto noi, che ci è stata data – spiega la docente – Abbiamo camminato da sempre con ritmo lento e da due secoli lo stiamo calpestando con ritmo frenetico, come se crescessimo di colpo come corpo senza crescere di testa. Così lo stiamo rovinando!».

Il pianeta che vogliamo, aggiunge l’economista, è quello «dove l’uomo è testa e cuore, capacità di intelligere vedendo i nessi tra le cose, progettare, e nello stesso tempo amare non solo le bellezze naturali ma anche chi ci abita. Quindi il pianeta che vogliamo è un pianeta dove siamo fratelli tutti, dove tutti insieme ci prendiamo cura gli uni degli altri».

E ancora: «C’è stata una stagione nella quale «bisognava costruire cattedrali per dire la lode di Dio e ci sono stagioni dove bisogna riparare, rammendare, riconnettere… questo penso sia l’operatività del quotidiano che ci è richiesta».