Roma blindata e militarizzata con gli elicotteri a sorvolare la città, dà l’ultimo saluto al Pontefice prima della sepoltura in santa Maria Maggiore.
Oltre 200mila persone si sono date appuntamento stamani a partire dalle 5 del mattino in piazza San Pietro, riempiendo tutta via della Conciliazione, porta Castello, via di Porta Angelica, piazza Risorgimento ed oltre.
Una folla commossa di credenti e amici di Francesco ha salutato il Papa amato, sfidando file chilometriche, attese e controlli di polizia.
Ma quelle di oggi e di domani sono anche – da calendario precedentemente fissato – le giornate del Giubileo degli Adolescenti.
Il primo Giubileo a coincidere con la morte del Papa, il primo senza il Pontefice; l’ultimo celebrato con il Papa ancora in vita è stato quello degli Ammalati il 5 e 6 aprile scorso.
“E’ un segno essere qui”, secondo alcuni di questi ragazzi arrivati da tutte le diocesi d’Italia, da Cosenza, Agrigento, Torino, Savona, Napoli.
“Domani non sarà la stessa cosa senza il Papa, ma penso che è importante per noi esserci perché lui ha sempre voluto la felicità di tutti e sarebbe contento in questo momento se ci vedesse che siamo felici”, ci dice Ginevra, 15 anni, dalla diocesi di Savona col suo gruppo parrocchiale.
E aggiunge: “Gli dispiacerebbe di più secondo me se fossimo tristi”.
Questi ragazzini non si lasciano scoraggiare dalla morte: portano sorrisi, magliette e cappellini colorati, cercano varchi aperti tra le vie della città blindata per salutare l’auto bianca con il feretro del Santo Padre prima che arrivi in Santa Maria Maggiore.
Nelle stesse ore in cui i capi di Stato e di governo, vestiti a lutto, assistono al funerale in piazza, loro col sorriso sulle labbra ricordano il ruolo del Pontefice “che faceva le veglie per la pace in Ucraina e in Palestina”, come dice Agnese di Savona.
“La sua presenza unisce i popoli: lui non è stato il presidente di uno stato ma apparteneva al mondo”, sono le parole di Cecilia.
“Guardiamo avanti, godiamoci ogni momento, anche questo”, dice Agnese.
“Non siamo qui solo per un funerale ma per far capire che il lascito del Papa per noi è grandissimo”, dicono i ragazzi della diocesi di Cosenza.
Gruppetti di adolescenti sostano a piazza Navona, altri in Campo de’ Fiori, parlano del pre-incontro di ieri pomeriggio nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo all’Eur. “C’erano ragazzi da tutto il mondo, è stato bellissimo!”, dicono.
Numerosi gruppi hanno aspettato il feretro lungo il percorso, da San Pietro il corteo è passato a Corso Vittorio Emanuele per raggiungere Piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, il Colosseo e da lì in pochissimi minuti la basilica di Santa Maria Maggiore.
La speranza i ragazzini non l’hanno persa, la portano loro a Roma:
“Anche se lui non è con noi, fisicamente, e se domani non c’è e qualcun altro celebrerà la nostra messa – dice Cecilia – però per noi il Papa è vivo, ci ha insegnato così tanto. Papa Francesco era allegro”.