Più che raddoppiate le presenze di immigrati stabili

Roma è solo una tappa per i migranti in transito, ma diventa “casa” per chi decide di restare

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Roma continua ad essere la «porta d’accesso per progetti migratori da realizzare altrove, ma nel tempo è cresciuta anche una presenza straniera più stabile e radicata, con un’età media in aumento e in progressiva “normalizzazione”».

E’ quanto emerso dal 20° Rapporto di IDOS sulle migrazioni a Roma e nel Lazio, presentato oggi in Campidoglio.

«È un’immigrazione a due volti quella di oggi a Roma e nel Lazio – si legge –

Da un lato, la capitale continua ad essere una delle principali porte di accesso per progetti migratori spesso destinati a proseguire verso altre mete, in Italia o in Europa.

Una immigrazione dal continuo ricambio e con una forte componente di passaggio, per la quale il “rimanere” si rivela spesso difficile o non è proprio contemplato.

Dall’altro, cresce una presenza di stranieri sempre più stabile e “ordinaria”, con caratteristiche di consolidamento.

In diversi capitoli (52 in totale) del Rapporto realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” si mette in evidenza questo doppio binario.

«Nella regione Lazio risiedono 643mila cittadini stranieri, di cui l’80,2% (517mila) nella città metropolitana di Roma e più della metà (350mila) nella capitale, dove in 20 anni la presenza è più che raddoppiata (+110%)», si legge.

Lo svecchiamento di Roma è dovuto alla presenza migratoria:

«dal punto di vista anagrafico – si legge ancora nel rapporto – nel Lazio la popolazione straniera si conferma mediamente più giovane rispetto a quella italiana: circa il 75% ha meno di 50 anni, contro il 50% degli italiani e, soprattutto, le persone con 65 anni e oltre sono appena il 6,4% a fronte del 25,6% degli italiani.

Tuttavia, si osserva un graduale invecchiamento: nella città di Roma, tra il censimento del 2001 e quello del 2021, la quota di under 40 è scesa dal 64,7% al 49,3%, mentre quella degli over 60 è salita all’11,2%.

Altra peculiarità della città di Roma rispetto al resto della regione è l’elevata percentuale di persone che emigrano da sole, che nel 2023 nella capitale hanno superato il 53,1% tra quelle con almeno un componente straniero, rispetto al 23,7% del 2001.