Missione Brasile: dove speranza è “andare di casa in casa”

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La missione ad gentes nell’immenso Brasile tornato sotto la presidenza di Luiz Inácio Lula da Silva nel 2023, è un mix di immersione nella povertà condivisa, gioia di vivere nonostante l’iniquità del sistema economico, e relazioni umane intrecciate.

Lo testimoniano i missionari italiani inviati nel Paese dell’America Latina, protagonisti di uno dei video-reportage di Luci nel Mondo, realizzato per la Fondazione Missio e l’Ottobre missionario.

«Io qui ho imparato a fare il prete girando nelle case.

Lo facevo anche nei paesini della bassa cremonese dove vivevo, ma in Brasile ho capito che è la cosa fondamentale, è rapporto umano.

Oggi siamo a casa di donna Iraci, c’è il marito allettato perché ha avuto un ictus tempo fa e ogni tanto passo a portare qualche conforto ma soprattutto a trascorrere del tempo assieme a loro».

Così racconta il fidei donum don Davide Ferretti che assieme a Gloria Manfredini, laica di Cremona, opera in una complicata periferia di Salvador de Bahia.

La speranza per loro è andare di casa in casa, sapendo che non cambieranno le condizioni di vita ma lo sguardo sì.

«Costruire speranza significa non solo attenderla ma creare le condizioni per accoglierla.

Occasioni che ispirino le comunità», questo è il pensiero di padre Dario Bossi, comboniano, protagonista della lotta al land grabbing, sottrazione di terra indigena, nell’Amazzonia brasiliana.

In una periferia di Massaranduba, sempre a Salvador De Bahia, opera invece don Marco Paglicci, fidei donum di Firenze. L’intervista è girata all’interno di una casa povera ma dignitosa e l’atmosfera è allegra.

«Anna Paola ha avuto come dice lei, delle sincere relazioni con vari uomini e da queste relazioni sono nati cinque figli che lei sta crescendo con un senso di responsabilità grande: l’ipocrisia abita in altri luoghi, non certo in questo», è il racconto di don Marco.

«Quello che chiedono tutti è di essere trattati come persone: Gesù faceva così, di fronte ad un paralitico in barella lui lo accoglieva e percepiva la fede.

Questa è una realtà bella in busca de verdade, in cerca di verità», dice.

Emma Chiolini, volontaria di Bologna lavora nel progetto Levantate e Anda (Alzati e cammina) per i senza tetto di Salvador de Bahia: è un progetto di “recupero” dalla strada verso una dignità nuova.

«Quando vivi per la strada non ti riconoscono più come essere umano ma sei lixio, cioè immondizia – racconta Emma – Questo centro diurno aiuta a suscitare il desiderio di riprendersi in mano la dignità».

Assieme si vive e assieme si combatte.

La laica Pina Rabbiosi ricorda padre Luis Lintner, uomo di pace ucciso nel 2002 dalle bande che controllano il traffico di droga nelle favelas di Cajazeiras.

«Il sangue generato dalla sua morte ha suscitato responsabilità e impegno e un sentimento di donazione profondo: oramai da quasi dieci anni Casa do Sol va avanti gestita da una equipe composta da giovani».

Qui il video di Luci nel mondo