Una buona notizia nel marasma di drammi nigeriani: sono stati liberati 100 dei 265 ostaggi, (studenti e personale dello staff) rapiti dalla St Mary’s school il 21 novembre scorso nello stato del Niger in Nigeria.
I bambini liberati dalle forze dell’ordine sono arrivati ad Abuja e presto potranno ricongiungersi alle loro famiglie.
Purtroppo non sono i soli ad essere stati oggetto di un rapimento di massa: simili azioni ravvicinate nel tempo a scopo estorsivo; uccisioni e vandalizzazione dei luoghi di culto, e cattura di giovani donne per “destabilizzare, fare cassa e creare nuovi rapporti di forza”, sono oramai la normalità in Nigeria.
L’ultimo fatto di cronaca risale al 24 novembre scorso nel Kwara State, al centro nord, dove sono state rapite 11 persone della comunità Isapa, tra cui una donna incinta e un bambino.
Pochi giorni prima uomini armati avevano attaccato una chiesa ad Eruku: la Christ Apostolic Church.
Nel Kebbi 25 scolari sono stati prima catturati e poi rilasciati.
La notizia che 100 dei quasi 300 rapiti nella scuola cattolica di St Mary siano tornati a casa, alleggerisce il peso di una situazione insostenibile ma da sola non basta a consentire di abbassare l’attenzione sul Paese.

