Francia-Algeria ai ferri corti dopo le dichiarazioni di Macron

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Il portavoce dell’esercito di Parigi ha annunciato che l’Algeria ha preso la decisione di vietare il
sorvolo del proprio territorio agli aerei militari francesi.

E’ questa la risposta forte alle dichiarazioni quantomeno inopportune del Presidente Macron che Algeri giudica offensive dello spirito patriottico nazionale, prendendo pure l’iniziativa di ritirare da Parigi “ per consultazioni” il proprio ambasciatore.

Stando a quanto riferiscono i media locali e internazionali, durante una riunione dal sapore elettoralistico, Macron si sarebbe lanciato in giudizi che lascerebbero trasparire un complesso di “superiorità coloniale” duro a morire, mettendo addirittura in dubbio l’esistenza di una nazione algerina prima dell’arrivo dei francesi.

Il presidente ha così scatenato le ire dei dirigenti di Algeri, accusati da Macron di “vivere di rendita” speculando su una “storia totalmente riscritta che non si appoggia sulla verità ma riposa invece su un odio antifrancese alimentato da un sistema politico-militare per mantenersi al potere a spese della democrazia”.

Questo ha ovviamente toccato il nervo scoperto della classe politica algerina che per bocca
del governo ha reagito vivacemente con una dichiarazione dai toni piuttosto risentiti e aggressivi.

”A seguito delle dichiarazioni irresponsabili, mai smentite, che i media francesi hanno attribuito al
Presidente della Repubblica francese, l’Algeria non può che esprimere il proprio rifiuto categorico e
prenderà provvedimenti per l’inammissibile ingerenza nei suoi affari interni”.

Da qui la decisione di vietare il sorvolo per gli aerei che settimanalmente raggiungono il Sahel nell’ambito dell’Operazione Barkhane per sostenere i governi che nella zona si confrontano ogni giorno con gruppi di ribelli armati al fine di arginare la presenza jihadista nella zona.

Nel suo comunicato, il governo di Algeri sottolinea come le dichiarazioni di Macron costituiscano “un’offesa intollerabile alla memoria di 6 milioni di valorosi martiri che hanno sacrificato la vita nella resistenza eroica all’invasione coloniale francese e nel periodo della gloriosa Rivoluzione per la liberazione nazionale”.

Esprimendo le proprie riserve e la propria critica verso le parole di Macron, giudicate “superficiali, approssimative e tendenziose riguardo alla nascita dello Stato nazionale algerino e all’identità nazionale”, parole che sono frutto della “vecchia concezione egemonica delle relazioni tra gli Stati dura a morire”.

(Una versione estesa di questo articolo è stata pubblicata sul NotiCum di novembre).