Bangladesh, porte aperte in missione per le liste del vaccino

I saveriani mettono a disposizione casa loro per consentire a tutti di usare il computer.

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Nella parrocchia di Noluakuri, in Bangladesh, dove la povertà è drammatica e le persone non hanno accesso nè ad internet nè tanto meno ad un computer, i saveriani hanno avuto un’idea vincente per aiutare i parrocchiani ad affrontare il Covid.

Padre Giovanni Gargano, missionario saveriano che qui chiamano Padre Giuà, dopo aver aperto ‘la Casa della solidarietà’ – una sorta di bazar solidale che distribuisce riso ed altri beni – ha pensato anche di mettere un computer a disposizione della gente.

La casa dei missionari da ieri è a “porte aperte” per chiunque abbia bisogno di accedere alla rete e registrarsi nelle liste del vaccino anti-covid.

A raccontarcelo è lo stesso padre Giovanni che al telefono spiega: «Ho chiamato un giovane bengalese, Wilson, che ha un negozio di internet point e sa usare bene il computer. Gli ho chiesto di dare la sua disponibilità per aiutare chi deve registrarsi nelle liste di attesa per il vaccino».

L’iniziativa va avanti anche oggi e proseguirà nella giornata di domani.

Il risultato è un gran viavai di persone dentro la parrocchia, un’occasione per stare insieme e per considerare davvero la missione come parte della propria vita. 

 «Alle volte il server non funziona, si perde il collegamento – spiega padre Giovanni – ma stiamo andando avanti lo stesso e c’è una grande affluenza. Vengono soprattutto quelle persone che abitando lontano, magari nei villaggi, non avrebbero modo di raggiungere un internet point».

L’avanzata del Covid in Bangladesh preoccupa, come confermano i saveriani: «il virus avanza e ogni giorno registriamo oltre 240 morti, in totale abbiamo 15mila positivi. Il lockdown andrà avanti fino al 10 agosto, poi si vedrà».

La diocesi di Mymensingh in Bagladesh è suffraganea dell’arcidiocesi di Dhaka e Noluakuri ed è diventata ufficialmente parrocchia dal 4 dicembre.

E’ stata dedicata al Fondatore dei saveriani, san Guido Maria Conforti.

«Ringraziamo il Signore per questo nuovo cammino che iniziamo nel suo nome, sotto la protezione del nostro padre fondatore e di San Francesco Saverio», dice padre Giuà.